
È la prima volta che siamo invitati, nella nostra diocesi, a pregare tutti insieme per le vittime di abusi sessuali, psicologici e di qualsiasi genere perpetrati negli ambienti ecclesiastici: giovedì 20 novembre si svolgerà in Cattedrale a Pescia, alle ore 21, un incontro di preghiera con il vescovo Fausto Tardelli, e ci auguriamo che la presenza di sacerdoti, religiosi e laici sia davvero numerosa. Questo incontro è stato organizzato dagli uffici pastorali Tutela Minori e Adulti vulnerabili sia della diocesi di Pescia che di quella di Pistoia: tra noi membri è nata una bella collaborazione già da alcuni mesi. L’evento è stato pensato in occasione della V Giornata Nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, che sarà il 18 novembre: in quel giorno, durante le celebrazioni, in tutta la Chiesa si pregherà per tante delicate situazioni di sofferenza, che rappresentano una ferita aperta per tutti noi. A livello nazionale, l’equipe del servizio ha preparato alcune preghiere da recitare insieme, la traccia per la veglia comunitaria e alcune riflessioni: è possibile trovare tutto questo materiale nel sito dedicato.
Il servizio Tutela Minori e Adulti vulnerabili è nato in ogni diocesi a partire dal 2019 per volontà di papa Francesco, che ha voluto in questo modo dare un segnale chiaro di attenzione nei confronti delle vittime, dei familiari e delle comunità: sono stata coinvolta come responsabile del Centro di Ascolto per la Chiesa di Pescia, mentre la referente del servizio è l’avvocato rotale Elvira Tarsitano; insieme all’assistente sociale Assunta Rodriguez e allo psicoterapeuta Virgilio Niccolai, abbiamo cercato in questi anni di sensibilizzare sacerdoti e laici, soprattutto educatori e catechisti, in un’ottica di prevenzione e sempre maggiore attenzione verso i più piccoli e i deboli. Quello che ci viene chiesto infatti è un duplice impegno: raccogliere le eventuali segnalazioni di abusi, sia attuali che passati, per accogliere le persone, «curare le ferite», inoltrare al Vescovo eventuali comportamenti scorretti e far sì che siano informate le autorità giudiziarie; contemporaneamente, il nostro servizio è chiamato a «consolidare una cultura della tutela dei minori, per rafforzare la sicurezza dei luoghi ecclesiali frequentati dai minori, sensibilizzare tutti gli operatori pastorali e prevenire ogni forma di abuso; fornire informazioni, indicazioni pratiche, protocolli procedurali e quant’altro necessario».
Le nostre parrocchie, luoghi dove si svolgono attività come il catechismo, il grest, l’oratorio, i gruppi dei chierichetti, il coro, devono essere luoghi sicuri e buoni per tutti; chi si occupa di bambini e ragazzi deve essere formato adeguatamente, deve sapere come comunicare per non dare adito a fraintendimenti e situazioni spiacevoli, anche attraverso i canali social; nessuno deve approfittarsi del suo ruolo per mettere a disagio qualcuno, per esercitare un abuso di autorità, far sentire l’altro sottomesso o in posizione di sudditanza, e meno che mai esercitare forme di abuso a sfondo sessuale. Per prevenire tutto questo, sono state messe a punto le «Buone prassi», linee guida per la tutela dei minorenni e vulnerabili nelle attività pastorali, visibili da tutti sul sito nazionale: sono indicazioni semplici, che possono sembrare banali, ma sulle quali ogni equipe di educatori si dovrebbe confrontare.
Come responsabile del Centro di Ascolto, partecipo periodicamente a incontri regionali e a volte anche nazionali: la collaborazione con Chiara Romagnani e Annamaria Corretti, responsabili del Centro di Ascolto e referente del Servizio Tutela per la diocesi di Pistoia, sarà per la nostra equipe uno stimolo a impegnarci maggiormente sul nostro territorio pesciatino.
Lisa Masini Sbolci

