Sinodo della Chiesa di Pescia: consegnato il documento finale al vescovo Tardelli

In Cattedrale, il 12 giugno scorso si è conclusa la fase del discernimento del Cammino sinodale iniziato nel 2021

Davvero lo Spirito è capace di sorprendere, se si ha il coraggio di lasciarlo agire, di farci portare dove Lui vuole. È questo il pensiero che costantemente mi ha accompagnato durante lo svolgimento dell’Assemblea tenutasi in cattedrale lo scorso 12 giugno, a conclusione della fase di discernimento del Cammino sinodale diocesano. Lo stato di profonda sorpresa – e gratitudine – nel quale mi sono ritrovato a vivere l’Assemblea è legato alla considerazione di quanta strada negli ultimi anni abbiamo percorso, come Chiesa locale, nella direzione della sinodalità. Quando io e Alba Bindi fummo nominati referenti diocesani per il Cammino sinodale nel novembre 2021, non avevamo ben chiaro a che cosa saremmo andati incontro. La novità della proposta sinodale, unita ad una certa nostra titubanza nell’assumere il ruolo di coordinatori del Cammino diocesano e all’iniziale mancanza di una equipe appositamente nominata (si è formata, infatti, soltanto a distanza di alcuni mesi, nel marzo 2022), ha fatto sì che la partenza sia stata a dir poco faticosa, priva di una vera e propria spinta realizzativa e lasciata alla buona volontà dei singoli. Così, per la primissima fase del Cammino, il primo anno della Fase Narrativa, in diocesi si sono formati alcuni gruppi sinodali che, sebbene esigui nel numero (cinque, per l’esattezza, in altrettante parrocchie), hanno svolto un lavoro approfondito di ascolto delle realtà locali, e si sono rivelati preziosi per cominciare a diffondere i temi e lo stile propri del Cammino; le sintesi elaborate nei gruppi, inoltre, ci hanno permesso di dare il nostro piccolo contributo, come diocesi, al Cammino nazionale, con l’invio a Roma di una prima sintesi diocesana nell’aprile del 2022. 

Dopo un inizio così difficoltoso, eravamo consapevoli, tanto come referenti, quanto come equipe, della necessità di un cambio di passo nella proposta del Cammino, di un più convinto lavoro per stimolare il clero e i laici a superare diffidenza, chiusura, perplessità e cominciare questa nuova esperienza. Proprio al fine di cominciare il secondo anno in modo più coordinato, e di rilanciare il Cammino sinodale in modo “ufficiale”, nell’ottobre del 2022 è stata organizzata una prima Assemblea diocesana in stile sinodale per gli animatori parrocchiali, i rappresentanti dei consigli pastorali parrocchiali, i sacerdoti e per tutti colo che fossero interessati. L’intento principale era di illustrare il cammino (già entrato nel suo secondo anno), chiarire dubbi circa il modo di procedere, accogliere e far conoscere il contributo di chi il percorso lo aveva già iniziato. Grazie a questa Assemblea, il Cammino diocesano ha momentaneamente ripreso vigore, alcune parrocchie si sono attivate o riattivate, si sono costituiti gruppi sinodali che hanno fatto pervenire la sintesi del loro lavoro. A pochi mesi di distanza, nel gennaio 2023, abbiamo organizzato un’altra Assemblea diocesana per condividere il lavoro fatto e presentare lo sviluppo del Cammino nella forma dei Cantieri di Betania, secondo l’iter nazionale. Arrivati a questo punto, però, lo scetticismo e le molte difficoltà – tra le quali ha avuto un ruolo determinante il periodo di transizione dovuto alla fine dell’episcopato di mons. Filippini – hanno nuovamente preso il sopravvento sullo slancio operativo e questa fase non ha trovato alcuna realizzazione nelle realtà diocesane. Nonostante ciò, come equipe abbiamo continuato a ritrovarci periodicamente per cercare di individuare percorsi capaci di tenere vivo il Cammino in diocesi, e ci siamo sostenuti a vicenda nel nostro sognare una Chiesa diversa; troppo grande sarebbe stato il dispiacere di veder finire così il Cammino in diocesi. 

In questo stato, potremmo dire, di sospensione, ci ha trovati al suo arrivo il Vescovo Tardelli che, fortemente persuaso dell’importanza del Cammino sinodale, ha provveduto subito a sostenere e rinvigorire il nostro lavoro, dandoci una linea chiara per i successivi passi da compiere. Siamo entrati così nell’ultimo anno del Cammino sinodale, nel quale, grazie all’organizzazione del corso di formazione per moderatori e segretari per i gruppi sinodali (tenutosi tra giugno e settembre del 2024), che ha visto il coinvolgimento di circa una novantina di laici, siamo riusciti davvero ad avviare e portare avanti un percorso comunitario, con l’attivazione di circa 35 gruppi sinodali in 20 parrocchie, le cui sintesi hanno permesso all’equipe di produrre lo strumento di lavoro presentato nella prima Assemblea diocesana del 30 maggio e poi, a partire da questo, il documento finale che è stato consegnato al vescovo il 12 giugno, in vista della prossima tappa del Cammino. 

Stupore e gratitudine, come dicevo in apertura. Non posso provare che questo, nel ripensare a questi ultimi anni fatti di molte fatiche, certo, ma anche di gioie e di entusiasmo nel vedere come il Cammino sinodale, grazie all’azione dello Spirito, abbia pian piano preso piede nel cuore di molti fedeli della diocesi di Pescia. Ma siamo solo all’inizio; qualcosa è stato fatto, moltissimo resta ancora da fare per avvicinarci alla Chiesa che sogniamo. Non resta che continuare a camminare. 

Federico Vannini – Equipe sinodale diocesana 

 

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