
Acquistata da Baldassarre Turini, amico di Raffaello, la pala restò nella Cattedrale di Pescia fino alla fine del Seicento Grazie ad un progetto speciale degli Uffizi Diffusi finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, da aprile a luglio l’opera vi sarà di nuovo esposta, in dialogo con la sua copia seicentesca

