Giubileo dei Bambini

Germogli e semi di Speranza: un pomeriggio di festa per camminare insieme

500 bambini hanno animato il Mercato vecchio dei Fiori tra giochi, balli ed esibizioni. Il vescovo Tardelli: «I bambini sono il segno più evidente della speranza»

La città di Pescia ha vissuto domenica pomeriggio 28 settembre un evento di grande significato e di partecipazione: il Giubileo dei bambini «Germoglia la Speranza»

Il ritrovo, alle 14.30, è avvenuto nello storico Mercato Vecchio dei Fiori, luogo della tradizione floricola di Pescia; trasformato per  l’occasione  in  spazio che ha accolto quasi 500 bambini che le relative famiglie e catechisti . Stand colorati hanno offerto a bambini e a tutti i partecipanti attività di gioco, laboratori creativi, piccoli spettacoli circensi e momenti di incontro. Un’atmosfera serena e gioiosa che ha unito generazioni diverse, rafforzando i legami di comunità.
Dopo la merenda nell’attesa dell’arrivo del Vescovo è andato in scena uno spettacolo di danza e poco dopo è stata letta la storia di una giovane scout che ha trovato la sua strada facendosi suora. Colpita dalla malattia e morta in giovane età, la sua testimonianza continua a parlare attraverso un’associazione nata in Spagna per aiutare persone in difficoltà.
Questo clima di festa e di speranza è stato sottolineato anche dal vescovo Fausto, che, poco prima della celebrazione, ha salutato tutti i bambini presenti all’Mercato dei Fiori con queste parole: «sono il segno più evidente della speranza. Direi che ce ne sono troppo pochi di bambini, mentre in tante altre parti del mondo, purtroppo, i piccoli muoiono ingiustamente. Da una parte forse ne abbiamo pochi, dall’altra li si elimina, e questo è un dramma. Noi crediamo nell’amore del Signore e gesti come quelli di oggi ci vogliono caricare di speranza, facendoci pensare a un mondo pieno di bambini, un mondo dove nessuno debba soffrire la fame. È questo il senso del nostro ritrovarci per il Giubileo: fare festa insieme, concludere con la Messa in Cattedrale, rendere grazie a Dio e trovare la forza di essere testimoni di speranza». Le parole del vescovo hanno anticipato il cuore della giornata: il festoso corteo, partito dal Mercato dei Fiori, ha attraversato la città per raggiungere la Cattedrale, in breve tempo gremita di famiglie, catechisti e soprattutto tanti bambini, molti dei quali si sono seduti davanti all’altare, in un clima di silenzio e di attenzione. Alla Messa, culmine della giornata, l’omelia del vescovo ha offerto a piccoli e grandi una riflessione semplice ma molto  incisiva.
Mons. Tardelli si è soffermato principalmente sul Vangelo della parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro, raccontando con tono diretto la contrapposizione tra l’uomo ricco, chiuso nel suo egoismo, e il povero che soffre nell’indifferenza. «I soldi servono – ha spiegato – ma non possono diventare lo scopo della vita. È importante imparare a cercare il bene, ad aiutare gli altri, ad accorgersi delle necessità di chi ci è vicino».
Il vescovo ha invitato i ragazzi a scegliere fin da ora se vogliono assomigliare al ricco egoista o a chi si prende cura degli altri. «Questa è la strada che dà speranza al mondo – ha aggiunto – perché guerre e violenze nascono quasi sempre dall’avidità. Solo scegliendo il bene, l’amore e la solidarietà si può costruire una società più giusta».
Al termine, rivolgendosi direttamente ai bambini, ha chiesto con forza: «Cosa volete essere voi da grandi? Persone che pensano solo a se stesse o ragazzi di speranza, come ci insegna Gesù?». La risposta corale e fragorosa –«Vogliamo essere ragazzi di speranza!» – ha riempito la Cattedrale di entusiasmo e commozione.

La giornata si è conclusa con il mandato ai catechisti, segno del loro servizio prezioso  accanto ai bambini e alle famiglie. Così, il Giubileo è stato non solo un’occasione di allegria e incontro, ma anche momento di rinnovata responsabilità per l’intera comunità diocesana.
Il cammino dal Mercato Vecchio alla Cattedrale, cuore storico e spirituale della città, ha assunto un valore simbolico: la comunità si è ritrovata nei suoi luoghi più significativi per proclamare, insieme, la speranza del Vangelo.
Un pomeriggio che rimarrà nel ricordo di tutti: nei volti sorridenti dei bambini, nelle parole chiare del vescovo, nella forza di una chiesa che si stringe intorno ai più piccoli e a coloro che li accompagnano nella fede.

Un doveroso grazie va rivolto all’Equipe del Ufficio Catechistico diocesano guidata da don Fabiano Fedi che con molto impegno e dedizione hanno reso possibile la straordinaria riuscita di questo evento.

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