
Noi cristiani, anche se inascoltati, come accade a Papa Leone oggi ma come accadeva anche a Papa Francesco, continuiamo a gridare: pace! Si fermi la guerra! Cessino i combattimenti, le rappresaglie, le azioni terroristiche! Con tutta la voce che abbiamo in gola gridiamo: basta! Basta uccisioni! Basta odio! L’unica via è quella della pace. Si fermi l’azione scellerata del governo israeliano che ha superato ogni limite. Hamas restituisca gli ostaggi presi e trattenuti in modo disumano. Si salvi e custodisca la vita di ogni bambino e di tutta la popolazione civile. Ci siano due stati e due popoli che vivano in pace!
Mentre però gridiamo “basta” e chiediamo al nostro governo di fare di tutto perché ci sia tregua e pace in Israele e Gaza, dobbiamo pregare intensamente perché la realizzazione della pace non è possibile con le nostre sole forze umane.
Visto quindi anche il recente invito del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Matteo Zuppi, a tutte le Chiese che sono in Itali a pregare per chiedere pace in questo momento così terribile per il mondo, stabilisco che in ogni Eucaristia delle domeniche 10 e 17 agosto, rispettivamente XIX e XX domeni-che del Tempo Ordinario, si utilizzino “ad libitum” i l’uno o l’altro formulario: “Per la pace e la giustizia” e “In tempo di guerra e disordini” (Messale Romano pp. 894-896).
Nella preghiera dei fedeli si aggiunga questa intenzione:
“Signore, Re della pace, nel momento drammatico di violenza e di guerra che il mondo attraversa, conduci i cuori degli uomini ad aprirsi al dialogo e alla riconciliazione, per una pace disarmata e disarmante, in cui sia ristabilita la giustizia per i più deboli. Fai di noi artigiani di pace nella nostra realtà quotidiana. Per questo ti preghiamo.”
Anche nelle Celebrazioni Eucaristiche feriali nelle prossime due settimane si usino i formulari indicati e nella Liturgia delle ore si aggiungano intenzioni per questa finalità.
Il giorno 15 di agosto, che è Solennità liturgica, il formulario dell’Eucaristia è tassativa-mente quello della festa. Nella preghiera dei fedeli si aggiunga però l’intenzione indicata. In quel giorno, dove possibile si invochi insieme, in famiglia o da soli Maria regina della pace e della Palestina con la preghiera del Rosario.
Alla recita del Rosario per la pace invito tutti anche in ogni giorno delle prossime due settimane, nelle modalità e forme che si riterranno più opportune.
+ Fausto Tardelli, vescovo
Pistoia, 9 agosto 2025