Il vescovo Tardelli alla celebrazione di Maria SS. della Fontenova patrona della Diocesi: «Maria invita a bere acqua pura: Gesù»

La parrocchia di Maria Santissima della Fontenova ha da poco terminato di festeggiare la prima delle ricorrenze legate alla meravigliosa storia del santuario. Lunedì 9 alle 21, davanti alla basilica, il vescovo Fausto ha celebrato la Santa Messa insieme a tanti sacerdoti della nostra diocesi. Un momento reso possibile grazie all’allestimento del palco con impianto luci e amplificazione, fornito da Paolo di “Music Staff Italia” e montato con la preziosa collaborazione dei volontari del comitato dei festeggiamenti. Le tante sedie preparate davanti al palco non sono bastate per accogliere i fedeli. Nella prima fila erano presenti le autorità e i rappresentanti delle associazioni di volontariato, sempre presenti per onorare la Madonna. Il coro diocesano, formato da persone appartenenti ai vari cori delle parrocchie della diocesi insieme ad alcuni componenti della corale Santa Cecilia di Monsummano, ha accompagnato la celebrazione con canti liturgici, eseguiti dietro l’abile direzione di Monica e Lisa.

«Ancora una volta la Madonna ci riunisce qui – ha esordito nell’omelia il Vescovo – siamo invitati da lei a fare festa, con lei, attorno all’altare del Signore. Siamo invitati a cantare il suo cantico di lode, a dire insieme a Lei, in anima nostra, che questa magnifica il Signore, perché grandi cose ha fatto in noi l’Onnipotente e grande è il suo nome».

Tra i presenti, i bambini che da poco hanno ricevuto la prima comunione. Partendo proprio da loro, salutando poi gli amministratori, i cavalieri dell’ordine di Malta, i volontari, le autorità tutte e i fedeli, Tardelli ha sottolineato la bellezza di essere riuniti insieme per questa festa in concomitanza con la memoria di Santa Maria, Madre della Chiesa.

Il vescovo ha espresso tre punti fondamentali ispirati dalle letture della messa. «Il messaggio centrale di Maria, in questo luogo che richiama l’acqua – ha detto il vescovo – è un invito a bere acqua pura. In un mondo spesso contaminato da “acque inquinate” – metafora per tutto ciò che ci allontana dal bene e ci danneggia – Maria ci esorta a dissetarci con la vera acqua viva: Gesù». Tardelli ha sottolineato l’invito chiaro di Maria: dobbiamo scegliere Gesù, l’unica sorgente di acqua pura e limpida che può veramente dissetarci.

Il secondo messaggio che ci manda Maria è quello di dedicare tempo alla preghiera, sia personale che comunitaria, per non lasciarci assorbire dalle incombenze materiali della vita. La Madonna desidera che la preghiera sia parte integrante della nostra quotidianità, offrendo vero riposo e pace che si trovano nella contemplazione e nell’ascolto di Dio. L’episodio di Marta e Maria sottolinea che l’ascolto del Signore è la parte migliore, e Maria stessa è il modello di preghiera costante. Dobbiamo quindi considerare il tempo dedicato alla preghiera come essenziale, non sprecato.

Il terzo messaggio di Maria, evidenziato dal vescovo, è l’importanza del servizio. Dopo l’Annunciazione, Maria si recò prontamente in Giudea per servire la cugina Elisabetta, un incontro gioioso. «La Madonna ci invita quindi ad alzarci in fretta per servire gli altri, ricordando che la nostra vita acquista valore nel momento in cui ci poniamo al servizio del prossimo. Questo implica agire con rispetto, attenzione, ascolto e disponibilità a offrire aiuto».

Così il vescovo ha concluso l’omelia in questo ultimo giorno della festa della patrona della diocesi e della città di Monsummano.

Non sono finite comunque le occasioni per recarsi al santuario: oltre alle prossime feste del 7 luglio, memoria del miracolo della fonte e di fine agosto, ricordo dell’incoronazione dell’immagine della Madonna, i volontari garantiranno spesso l’apertura della cripta. In special modo ogni sabato e domenica dalle 16 alle 18 fino alla fine dell’estate, i fedeli potranno bagnarsi alla fonte.

Giovanni Sbolci

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