Seminario Vescovile di Pescia
Piazza Garzoni, 2, 51017 Pescia (PT)
Contatti:
Tel.: 0572/476228
Informazioni:
Seminario vescovile, Pescia (Pistoia), sec. XVII. Il Seminario Vescovile di Pescia poté avere una propria sede soltanto nel 1784, quando i locali del soppresso Monastero di Santa Chiara furono destinati a questo scopo. Un seminario comunque esisteva già prima di questa data, sebbene non avesse una sede fissa. Nel 1762 il vescovo Donato M. Arcangeli dette inizio alla fabbrica del Seminario, nel luogo detto "in Prato" vicino al Convento di San Francesco ma l'edifico nel 1773 fu convertito in Spedale e "ricettacolo dei trovatelli" (Ospedale dei Santi Cosma e Damiano).
Persone:
Legale rappresentante: don Gianluca Diolaiuti
Istituto Diocesano Sostentamento Clero
Via Giusti, 5, 51017 Pescia (pt)
Contatti:
Tel.: 0572/476841
Sito internet: Istituto centrale per il sostemaneto del clero
Informazioni:
- la legge n. 222/1985;
- le disposizioni attuative e integrative della Conferenza Episcopale Italiana, ferme restando le norme del Codice di Diritto Canonico e del diritto particolare.
Persone:
Presidente: Massimo Fantozzi
Consiglieri:
Addetta all'ufficio: Sandra Burgalassi
Capitolo dei Canonici della cattedrale di Pescia
Via della Cattedrale, 51017 Pescia (pt)
Informazioni:
Alla fine dell’XI secolo, nella pieve lucchese di Santa Maria e San Giovanni Battista, nel luogo poi noto come Pescia, è attestata una canonica regolare riformata. Anche nei secoli successivi abbiamo notizia della continua presenza di canonici e del loro servizio liturgico e amministrativo presso la pieve pesciatina. Nel 1339, la pievania di Santa Maria e altre pievi della Valdinievole e della Valleriana, pur rimanendo entro la diocesi di Lucca, si assoggettarono a Firenze. Con la bolla del 15 aprile 1519 papa Leone X (allora cardinale Giovanni de’ Medici) elevò la pieve di Santa Maria di Pescia a Prepositura nullius, sottraendola alla giurisdizione del vescovo di Lucca e sottoponendola direttamente alla Santa Sede; così, venne istituito un Capitolo di canonici rispondente solo al Pontefice. Il Vescovo di Roma mantenne l’antico schema di governo lucchese già in vigore a Pescia e stabilì quattro dignità canonicali: il canonico Proposto (primus inter pares nel consiglio capitolare), il canonico Arcidiacono, il canonico Arciprete e il canonico Priore (la parrocchia dei Santi Stefano e Niccolao restava affidata al Priore, normalmente il parroco della Collegiata). A questi vennero aggiunti dodici canonicati ordinari. Di conseguenza, il Capitolo rimase dotato di una notevole autonomia, amministrando il territorio ecclesiastico per oltre duecento anni. Il 17 marzo 1727, papa Benedetto XIII (Pietro Francesco Orsini) elevò la Prepositura a diocesi, trasformando la città in sede episcopale: la pieve divenne Cattedrale e la Prepositura si convertì in Vescovato. In quell’occasione Antonio Paolo Pesenti (1666-1728), canonico Proposto, fu eletto primo Vescovo di Pescia, ma morì prima di ricevere la consacrazione episcopale. Con l'insediamento del primo Vescovo di Pescia il Papa concesse al Capitolo gli antichi privilegi, tra cui la proprietà della chiesa Cattedrale e il diritto di conferimento dei benefici non parrocchiali. Pertanto, l’archivio capitolare — ancora custodito nella sede storica — rappresenta una fonte imprescindibile per la storia religiosa, artistica e civile della Valdinievole e della Valleriana fiorentina. Negli anni successivi, nonostante alcune revisioni statutarie, i canonici preservarono intatto il loro status istituzionale diocesano: tra i compiti basilari restano il culto divino nella Cattedrale e la tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del Capitolo. La residenza capitolare permette l’accesso a un’imponente sala della biblioteca (1648), ricchissima di incunaboli e cinquecentine. Nel fondo “Manoscritti e Rari” sono custoditi codici, libri liturgici e pergamene dell’antica Pieve e Prepositura. Fanno parte dello straordinario corpus librario della del Capitolo è la bellissima collezione di incisioni cinque-seicentesche provenienti da Roma. Il timbro capitolare riproduce elementi iconografici tratti da antichi stemmi: al centro, in uno scudo,
è raffigurata la Vergine Assunta coronata di stelle, titolare della Cattedrale. Nella sede sono inoltre conservati i paramenti liturgici e altri reperti storici legati alla vita del Capitolo.
Persone:
- Canonico don Lorenzo Battioli, presidente
- Canonico mons. Amleto Spicciani, Arcidiacono e Canonico Bibliotecario
- Canonico don Oreste Carlo Agnesi, Arciprete
- Canonico don Francesco Gaddini
- Canonico don Ferdinando Santonocito
- Canonico don Sergio Anzuini
- Canonico don Mario Avella
- Canonico don Stefano Salucci
- Canonico mons. Umberto Pineschi, canonico onorario
Cappellani Mansionari
- don Angelo Stragliotto
- don Amerigo Ebio
- don Bernardin Varga
- don Valerio Mugnaini