
Quaresima. Di nuovo in corsa verso la Pasqua, conquistati da Cristo Gesù, attratti da Lui, per raggiungerlo e sperimentare sempre più intensamente “la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, in conformità alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti”( Fil 3, 10-11). Le parole dell’apostolo Paolo ai Filippesi descrivono la sua vicenda personale e colgono perfettamente la dinamica della vita cristiana, che raggiunta una meta, si apre ad un’altra e a un’altra ancora, nella tensione al Cristo crocifisso e risorto, alfa e omega, inizio e fine della storia.
E’ Lui che irrompe nella nostra realtà, come abbiamo contemplato a Natale, Lui che ci sconvolge con le sue parole inaudite, “Ma io vi dico…Ma io vi dico…” ( cf Mt 5,21-47) , che ci incanta con i suoi gesti di misericordia e di salvezza , “ ti sono rimessi i peccati…alzati e.. va” (cf Mc 2, 1-11) e che ci dona un nuovo sguardo e una nuova direzione “e subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada” ( Mc, 10,51).
Tutto il passato perde il suo peso: le colpe non sono più un’insopportabile zavorra bruciate dal fuoco del perdono e anche i più nobili traguardi orgogliosamente guadagnati, impallidiscono rispetto al dono ricevuto della sua presenza.
Per questo San Paolo afferma “dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la meta…”.
Buona corsa quaresimale dunque, in una revisione sincera della propria vita, passando attraverso la morte del proprio io prepotente e presuntuoso, nell’ascolto amoroso della Parola e nella preghiera, più intensa e frequente, nella fraternità rinnovata con atti di carità e di riconciliazione. Buona corsa, nell’aria fresca della primavera, per ritrovarci tutti insieme al sepolcro vuoto, illuminati dalla Sua luce gloriosa.
+ Roberto