Riconosciuto il miracolo
Suor Maria Laura Quattrini, superiora generale delle Suore Oblate dello Spirito Santo, in questa intervista che gentilmente ci ha rilasciato esprime le sue riflessioni su questo evento storico.
E così la beata Elena Guerra da Lucca (1835-1914), fondatrice della congregazione delle Suore Oblate dello Spirito Santo e presenti anche a Pescia e ad Altopascio, diventerà santa.
Infatti sabato 13 aprile papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei decreti riguardanti il miracolo attribuito all’intercessione alla beata lucchese che fu docente di santa Gemma Galgani.
Suor Maria Laura Quattrini, superiora generale delle Suore Oblate dello Spirito Santo, in questa intervista che gentilmente ci ha rilasciato esprime le sue riflessioni su questo evento storico.
Si aspettava la canonizzazione della beata Elena Guerra dopo sessantacinque anni dalla sua morte?
«Tutte noi aspettavamo questa notizia ed eravamo certe che sarebbe arrivata! Sia io, che tutta la Congregazione aspettavamo questa notizia, perché se lo Spirito Santo non è più il “Grande Sconosciuto” come lo definiva la Beata ai suoi tempi, se oggi tante persone e gruppi come il Rinnovamento nello Spirito pregano lo Spirito Santo, si deve anche ad Elena Guerra, definita dal papa san Giovanni XXIII “Apostola dello Spirito Santo”».
Secondo lei, in quali aspetti e in quali circostanze della vita della beata Elena Guerra si manifestò la sua santità?
«Vorrei elencarne soltanto due: Il coraggio che una donna di quel tempo dimostra perchè lo Spirito Santo, che lei chiamava ” Il Grande Sconosciuto” fosse pregato da tutti, la spinge a scrivere al Santo Padre affinché chieda ai cristiani di tornare allo Spirito Santo, affinché lo Spirito Santo torni a noi! Chiede al Santo Padre che inizi l’anno 1900 con il canto del VENI, chiede che si torni a pregare la novena di Pentecoste (unica novena voluta da Gesù prima di salire in cielo, che dice ai suoi di pregare lo Spirito Santo, e con loro è anche Maria nel Cenacolo…). Penso che manifesti la sua santità soprattutto quando è accusata da una giovane suora che va dal vescovo a dire che la madre non si occupa abbastanza delle religiose, che spreca il suo tempo a scrivere libri e per la stampa dei quali sperpera i beni della Congregazione e di accuse simili. Il vescovo chiede alla Madre di non scrivere più, di non parlare più con le persone e neanche con le sue suore da sola: doveva essere con lei sempre un’altra suora… e di scrivere una lettera di dimissione da superiora generale Elena accetta… Poi con una cerimonia alla presenza del vescovo e della comunità, legge con voce ferma la lettera di dimissione, mentre tutte le suore piangono per questa ingiusta imposizione. Comunque questa situazione ha breve durata, perché il vescovo comprende presto da che parte è la verità! Elena ha accettato questa sofferenza, ed è rimasta serena. Così fanno i santi!
Elena ha scritto molti libri di meditazione e di preghiere sullo Spirito Santo: chissà se un giorno potrà essere dichiarata dottore della chiesa? Ha anche scritto testi scolastici: ricordo che la prima attività di Elena è stata la scuola femminile, in un periodo che solo pochi fortunati potevano permettersi di frequentare. Elena diceva “Siano sante le maestre, siano sante le alunne” e tra le sue alunne è stata anche Santa Gemma Galgani!».
Durante questi centodieci anni dalla sua morte si sono accertate numerose grazie e favori celesti attribuiti all’intercessione della beata Elena Guerra. Quale miracolo invece ha consentito di riconoscere l’eroicità delle sue virtù?
«Sì, sono molti i favori celesti attribuiti ad Elena Guerra: ci sono arrivate tante testimonianze di grazie ricevute e anche di diversi bambini che sono nati per sua intercessione. Sono arrivate diverse testimonianze scritte, ma la scelta del miracolo che ha consentito la canonizzazione è stata di quello avvenuto in Brasile: Un signore che vive in Uberlandia ( Brasile), che allora aveva 49 anni, mentre potava una pianta nel suo giardino, è caduto da sei metri di altezza. Viene portato d’urgenza in ospedale in sala operatoria e operato. La situazione dell’ammalato si fa sempre più grave e viene trasferito in terapia intensiva. Il paziente continua ad aggravarsi e i medici dichiarano la morte cerebrale. Dopo diversi giorni si ripetono gli esami che confermano la morte cerebrale. I familiari e gli amici si riuniscono per pregare insieme per la sua guarigione e si rivolgono con fede alla Beata Elena Guerra, fanno una novena di preghiere perché Elena interceda per la guarigione dell’ammalato. Dopo 9 giorni di stato clinico certificato e documentato di morte cerebrale, alla presenza di medici ed infermieri, si sono riscontrate reazioni del tutto inspiegabili.
Il dottor Helvécio riferisce alla sorella di aver assistito ad un miracolo e le disse di essere disposto a rendere testimonianza, perché le reazioni alle quali aveva assistito, non avevano nessuna spiegazione scientifica.
I familiari riferiscono che per tutto il periodo che era stata diagnosticata la morte cerebrale, hanno supplicato la Beata Elena Guerra a chiedere a Gesù e alla potenza dello Spirito Santo, la guarigione del loro congiunto.
Dopo la morte cerebrale accertata, e la velocità della ripresa, la persona è sana e anche oggi gode ottima salute, tanto che in questi anni dal Brasile è venuto due volte a Lucca per ringraziare e pregare Elena Guerra.
Sono in programma particolari celebrazioni liturgiche e iniziative culturali volte a preparare e a introdurre la canonizzazione della beata Elena Guerra?
«Programmi per le celebrazioni liturgiche non li abbiamo ancora, perché la bellissima e attesa notizia è di questi giorni perciò è ancora tutto da stabilire: anche la data ufficiale per la canonizzazione non ci è stata ancora comunicata».
Carlo Pellegrini