Si è svolto il 1° dicembre, presso la sala parrocchiale in San Giuseppe, a Montecarlo, il ritiro per l’inizio di avvento organizzato dall’Azione Cattolica diocesana. Il tema della giornata è stato “Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi”. Don Lorenzo Battioli, assistente unitario di Azione Cattolica, ha guidato il pomeriggio. Don Lorenzo ha iniziato ponendo l’attenzione sul momento storico nel quale stiamo vivendo. “Anzitutto emerge per la sua drammaticità il contesto nel quale stiamo vivendo, un contesto che può essere descritto come grande ansia di pace e insieme nuovi drammi. C’è pure un contesto ecclesiale nel quale ci collochiamo, che fa sorgere l’interrogativo che sta un po’ alla radice del nostro incontro: come far sì che il Sinodo sulla Sinodalità e il Giubileo siano un vero evento dello Spirito”. In questo corto circuito, don Lorenzo sottolinea come sia fondamentale celebrare nel Giubileo una vera occasione di grazia. La meditazione si è incentrata sul brano di Vangelo di Lc 4,14-21, con Gesù che nella sinagoga si alzò per leggere il passo profetico di Isaia. Ci sono cinque aspetti importanti nella profezia, ci ricorda don Lorenzo il primo, il messaggio culminante è quello dell’anno di grazia: predicare un anno di grazia del Signore. Il secondo, questo tempo di salvezza, comprende quattro gesti caratteristici che riguardano il prossimo. Annunziare un lieto messaggio; proclamare la liberazione; proclamare la vista ai ciechi; rimettere in libertà gli oppressi, tutti gesti che indicano novità di vita, luce, gioia, pienezza. Il terzo punto, i quattro gesti che mettono al centro quattro categorie di persone: i poveri, i prigionieri, i ciechi e gli oppressi. Sono tutti gesti di prossimità culturale e corporale che derivano dall’azione di Gesù. Una quarta annotazione. Le quattro azioni che descrivono il nuovo tempo messianico hanno la loro origine nello Spirito del Signore, nella forza di Dio. Infine, l’ultimo punto, Gesù dice che oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi, ed oggi è una parola chiave nella vita di Gesù e poi nella predicazione apostolica. Il vangelo (Lc 4,14-21) presenta Gesù che, nella sinagoga di Nazareth, durante la liturgia del sabato, legge e commenta un testo di Isaia. Nel Vangelo, ci dice don Lorenzo, non si parla di incontri con amici, parenti e famigliari, ma del rapporto di Gesù con la Scrittura letta nella sinagoga. Nel rapporto con quel libro Gesù mostra intensa familiarità, tanto che leggendo Isaia, Gesù parla di sé. La pagina di Isaia che Gesù legge “diviene così il programma del ministero e della missione di Gesù. E cuore del messaggio e dell’annuncio di Gesù è la misericordia di Dio. L’ anno che egli inaugura è il tempo giubilare: Gesù narra Dio perdonando, liberando, guarendo, annunciando il Vangelo.” Don Lorenzo sottolinea come questo brano possa definirsi come la prima omelia di Gesù, ed i presenti hanno colto la novità della Sua parola. La meditazione si è chiusa con alcuni spunti di riflessioni e proposti per i presenti. “come cristiani, ci sforziamo di vivere il Giubileo nel quadro più vasto del ricollocare Cristo al centro della nostra vita. Quindi, occorre purificare il Giubileo dalle connotazioni superficiali che rischia di assumere, pur se un po’ inevitabili. Ancora, è fondamentale in questo tempo riascoltare il vangelo nella sua interezza, riascoltare il vangelo anzitutto come prossimità di Dio all’uomo, affinché di qui nasca la prossimità di ciascuno a suo fratello, a sua sorella. Questo ci aiuterà a declinare la prossimità evangelica in quell’attenzione ai bisogni e alle povertà che sempre rinascono e sempre sono da riprendere in mano perché ci pongono di fronte a nuovi problemi, a nuove emergenze e sofferenze”.
Maurizio Seghieri