Il SETTIMANALE DIOCESANO
Il settimanale diocesano Toscana oggi / La Voce della Valdinievole è uno strumento importante per la vita della diocesi e per la presenza della Chiesa nel territorio. Per questo dovrebbe essere molto diffuso e ogni sacerdote e diacono, come ogni catechista, membro di consigli pastorali o economici, partecipanti ad associazioni e movimenti dovrebbe sentirsi direi quasi obbligato ad usufruire di questo strumento, operando anche per la sua più ampia diffusione.
L’occasione per riflettere sull’importanza del nostro settimanale ci è offerta il prossimo venerdì 10 maggio, alle ore 18, presso la parrocchia delle Case a Monsummano Terme. Verrà presentato il libro di Andrea Fagioli, per diversi anni Direttore di Toscana oggi, dal titolo appunto: “Toscana oggi, da quarant’anni la voce del cattolicesimo toscano”. Un libro scritto proprio per ricordare l’anniversario di questo settimanale che è toscano ma che ha anche una versione diocesana: per noi “La voce della Valdinievole”.
In un tempo in cui i mezzi di comunicazione ci forniscono ogni giorno una grande quantità di informazioni che però, opportunamente selezionate e manipolate, tendono a trasmetterci una visione delle cose e della vita lontana dalla fede e dalla morale cristiana, i nostri giornali rappresentano una voce controcorrente, di cui c’è un grandissimo bisogno. E’ la nostra voce, ma abbiamo la presunzione di dire che è anche la voce dei poveri e degli ultimi: la voce delle “periferie” sociali e umane del mondo.
Il nostro settimanale lo vogliamo sostenere appassionatamente e con convinzione, non perché sia senza difetti e non possa essere migliorato, ma perché lo riteniamo comunque indispensabile per un’informazione più libera, che faccia sentire una voce onesta e chiara all’interno delle parrocchie e dentro la società. Stiamo camminando tra l’altro sulla strada della sinodalità: il settimanale può davvero farsi voce corale di una chiesa, essere via di scambio di esperienze e di prospettive, occasione di dialogo fraterno e di approfondimento comunitario dei fatti, aiutandoci a discernere insieme i segni dei tempi.
Il nostro settimanale in particolare, racconta ormai da tanti anni la vita della diocesi, crea relazioni e collegamenti, condivisione di esperienze, di gioie e fatiche, sostiene il cammino pastorale e individua quelle “buone notizie” che danno speranza, senza per questo nascondere i problemi. Insieme a Toscana oggi, esprime anche la realtà dei cattolici della regione e si fa interlocutore culturale davvero interessante, proponendo una visione dell’uomo coerente con la Rivelazione e l’autentica dignità della persona.
Dunque, va sostenuto. Va comprato. Va diffuso capillarmente. Deve diventare uno strumento ordinario di informazione e di formazione, per abituarci a quel discernimento evangelico che ci è chiesto per essere Chiesa nel mondo, fermento di Vangelo. Non mi nascondo tutte le difficoltà della diffusione in particolare di uno strumento cartaceo, oggi che viviamo in una società “social” dove ben altri mezzi la fanno da padrone. Però, pur utilizzando come diocesi anche noi i nuovi media, non credo che sia giusto abbandonare il classico settimanale in carta stampata. Pertanto, mi rivolgo con fiducia alla sensibilità dei parroci e all’attenzione dei laici più partecipi, perché in ogni parrocchia o realtà ecclesiale ci si impegni per la sua diffusione.
+ Fausto Tardelli, vescovo